Gli Accenti in Russo: i Pro e i Contro
L’altro giorno ho lanciato un sondaggio sulla mia pagina Instagram per capire cosa ne pensiate dei libri di russo che usano gli accenti in russo.
Premetto che io ho studiato russo all’università sia in Italia che in Russia (se vuoi tutta la storia, leggi qui) e non ho quasi mai avuto libri che indicassero gli accenti in russo.
Fin dall’inizio i professori ci hanno abituati a leggere il russo “per i russi” ed eravamo noi a segnarci gli accenti su ogni parola che non sapevamo pronunciare.
Insomma, qui ho raccolto i risultati del sondaggio sugli accenti in russo per commentarli e spiegare poi il mio punto di vista.
Iniziamo!

La parola “accento” in russo
Prima di passare al sondaggio ho bisogno di fare un po’ di chiarezza.
In Italiano abbiamo la parola “accento” che va bene per tutto. In russo, tanto per cambiare, no!
La parola “акцент” in russo si riferisce all’accento che ha una persona di una determinata regione o paese quando parla.
L’accento grafico in russo, invece, si chiama “ударение” ed è quello che si scrive sopra alle lettere.
Ricordatelo perché più volte ho sentito italiani dire “я говорю с ударением” (io parlo con l'”accento”) o “надо ставить акцент” (bisogna mettere l'”accento”) e visto russi non capire nulla. Per loro sono due cose molto diverse.
In questo post parlo di “ударения”, non di “акценты”!
Si usano gli accenti in russo?
La risposta è “più no che sì“. Ti spiego.
In russo gli accenti si usano prettamente nei testi di linguistica e filologia:
- All’interno di vocabolari e dizionari di russo;
- Nei libri di grammatica russa per stranieri;
- In testi di linguistica che trattano come tema l’accento o la morfologia delle parole;
Nei testi comunemente consumati dai lettori madrelingua (libri, giornali, blog, ecc…) gli accenti NON si usano, salvo rare eccezioni, cioè per distingue alcune parole omografe (che si scrivono uguali ma hanno risultati diversi). La più frequente è questa:
Нам принадлежит большАя часть рынка. (Ci appartiene una grande fetta di mercato)
Нам принадлежит бОльшая часть рынка. (Ci appartiene la fetta più grande del mercato)
Nel primo caso l’aggettivo è “большой” (grande), nel secondo è “больший” (il più grande, principale)!
Tra l’altro, ci sono parole in cui anche i russi sbagliano gli accenti e occasionalmente si possono trovare scritte con l’accento grafico.
Come si scrivono gli accenti in russo?
In russo esistono due modi per indicare gli accenti.
Il primo, quello ufficiale, è scrivere le lettere russe con gli accenti. Prendiamo quindi le nostre vocali e le scriviamo così: А́а́, Е́е́, И́и́, О́о́, У́у́, Ы́ы́, Э́э́, Ю́ю́, Я́я́.
Forse ti starai chiedendo: Ma la “ё” e la “й”?
Beh, la “ё” con l’accento non esiste perché la lettera “ё” è SEMPRE ACCENTATA, quindi non serve marcarlo. E che tu ci creda o no, la “й” russa è una consonante, non una vocale, quindi non può essere accentata.
Questo metodo di scrittura degli accenti in russo ha però un grande limite: le lettere russe accentate non sono presenti sulla tastiere russe del pc! Bisogna conoscere il codice per crearle, oppure su Word andare su “inserisci simbolo”. Insomma, uno sbatti allucinante.
Questo è il motivo per cui nei testi l’accento viene più spesso marcato con una lettera maiuscola, proprio come ho fatto io sopra.
La tragedia degli accenti nella lingua russa
In realtà, le difficoltà che proviamo noi nell’imparare gli accenti nelle parole russe è la stessa che incontrano i russi nel ricordarsi gli accenti nelle parole italiane.
Entrambe le nostre lingue, infatti, sono lingue con accento mobile (o dinamico) che in soldoni significa che può cadere ovunque all’interno di una parola e che l’accento può cambiare anche il significato di una parola.
princìpi VS prìncipi
зАмки (castelli) VS замкИ (serrature, lucchetti)
E ora giungiamo al succo: è giusto che nei libri di grammatica russa per stranieri si usino gli accenti? Se sì, fino a che livello? Gli accenti in russo possono nuocere al nostro apprendimento?
Vediamo cosa ne pensate voi e cosa ne penso io!

Le vostre impressioni
Hanno risposto al sondaggio nelle storie di Instagram circa 500 persone: l’85% ha affermato “Voglio gli accenti”, mentre il restante 15% ha scelto “Non mi interessano”.
Oltre a cliccare sul pulsante, molti di voi hanno voluto commentare la loro risposta scrivendomi un messaggio privato. Grazie! Proprio questo mi ha dato l’ispirazione per scrivere il post che stai leggendo adesso.
Nei messaggi ci sono idee e motivazioni secondo me molto interessanti! Non le ho inserite tutte perché molte ripetevano lo stesso concetto.

Come vedi i pareri sono abbastanza discordanti. C’è chi li ama e chi li ritiene controproducenti, c’è chi non vorrebbe mai farne a meno e chi invece è contrario sin dal principio.
Ora ti dico la mia.
Il mio parere
Secondo me c’è un unico caso in cui gli accenti in russo sono fondamentali per l’apprendimento: quando si studia russo da autodidatta.
Se studi russo in maniera autonoma, senza nessun insegnante o madrelingua che ti segue, riuscire a capire, memorizzare e imparare dove cade l’accento su ogni parola è davvero un’impresa titanica se non impossibile.
Certo, potresti andare sulla funzione vocale di Google traduttore o Yandex, ma ti immagini che incubo? Sarebbe insostenibile e distoglierebbe troppo dall’apprendimento.
Se studi con un insegnante o all’università, secondo me (per esperienza personale) gli accenti non sono fondamentali, però aiutano, eccome se aiutano!
Ripensando (a fatica) al mio primo anno di russo, credo che avere gli accenti sarebbe stato di grande aiuto soprattutto per lo studio di alcuni argomenti come la coniugazione dei verbi russi, akan’e e ikan’e e i plurali irregolari!
Poi all’inizio ci sono anche i traumi dell’alfabeto e dei casi, quindi ci sta. Fino a un certo punto però!
Va bene il primo anno, va bene FORSE anche il secondo. Ma quando si arriva alla soglia del B1 secondo me diventa troppo.
Il B1 è il livello richiesto agli stranieri per poter studiare nelle università: arrivati a questo traguardo, in teoria, gli studenti non solo devono essere in grado di orientarsi facilmente nel lessico della vita quotidiana, ma addirittura di poter comprendere libri, testi, lezioni e poter dare esami universitari sia orali che scritti.
Altro che accenti…
Io sono d’accordo con chi dice che alla lunga gli accenti diventino “controproducenti” perché ti abitui ad averli e non ti sforzi di ricordare la pronuncia corretta delle parole. Un po’ lo stesso principio per cui in questa Pillola ti dicevo che per esercitare la comprensione orale non bisogna guardare cose con i sottotitoli.
A tutti piace avere delle “scorciatoie”, ma sta ad ognuno di noi capire quando è il caso di fare un po’ di fatica in più per ottenere un risultato migliore.
Io credo che sia meglio sbagliare 1, 2, 3 volte la pronuncia prima di impararla che pronunciare tutte le parole correttamente e poi andare in cortocircuito la prima volta che capita di leggere un vero testo russo.
Se vuoi dirmi la tua, scrivimi sotto nei commenti! E adesso, perché non dai un’occhiata a qualche altra Pillola?
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Parlo per A1-A2, da autodidatta con assenza da un anno di lezioni fisiche per Covid…
La parola con l’accento mi è stata utilissima… giacché la pronunci!
… cos’è la pronuncia?
E’ un suono, e così si memorizza il suono che poi alla fine viene in automatico.
Dissi Vladìvstock, la insegnante mi corresse: Vladivostòck.
Ricordo il suono.
Ascoltando e ripetendo a memoria in macchina le canzoni pop in russo ho assunto quella particolare sonorità tipicamente russa
di pronuncia molto arrotondata e strorpiata e mielosa delle vocali tipiche dei russi… qui un link… ascoltate il parlato alla fine del video… ISTRUTTIVOOO!!!
Però non so se il link è ammesso nel blog.
https://www.youtube.com/watch?v=rcw8tpJhy5k
Per noi italiani il suono delle vocali è difficile da apprendere perchè ci insegnano sin dalle elementari che le vocali vanno pronunciate limpide e nette, senza “iper- aperture” calabresi o “iper- chiusure” settentrionali.
Teoria, poi la pratica.
Ma cos’è la pratica? Il suono nelle orecchie e quel suono memorizzato lo risenti e ti risuona nelle orecchie e ti ritorna in mente… vabbéh… 🙂
mi è piaciuto molto il post sugli accenti, ma in questo momento ho un ulteriore problema da esporre.
Se traslittero in italiano una serie di nomi patronimici e cognomi russi e desidero accentarli per facilitare la dizione di attori che non conoscono il russo e potrebbero sbagliare a pronunciarli,
sulle vocali traslitterate e accentate, metto un accento grave o acuto? e se i casi sono diversi, quando grave e quando acuto?
es Aleksàndr Sergéevich Pùshkin ? vanno bene gli accenti gravi sulla A e sulla U e acuto sulla E, oppure no?
Garzie per l’attenzione.
Ciao! Non c’è una regola perché la lingua russa non prevede l’uso di accenti!
Quindi puoi fare come vuoi, direi)))
Grazie, a presto.